Teatro

Vivere " Sutta Scupa" con l'ombra della morte

Vivere "  Sutta Scupa" con l'ombra della morte

Martedì 3 luglio due giovani compagnie, una romana e una siciliana, racconteranno storie attraverso il linguaggio della nuova drammaturgia:tra dialetto e poesia per raccontare la vita di oggi. Dar voce e spazio ai giovani autori e registi, è da sempre l’orgoglio di Inequilibrio, un festival eterogeneo dedicato alle espressioni teatrali più innovative, alla contaminazione di linguaggi e a nuove modalità espressive. Ed è proprio la nuova drammaturgia la protagonista della serata di martedì 3 luglio che apre la sua programmazione alle ore 21:00 con la compagnia romana Malebolge che presenta uno spettacolo dal titolo inquietante e diretto: TUMORE, scritto e diretto da Lucia Calamaro. La giovane autrice dedica questo spettacolo “a Virginie Larre, storica dell’arte, brillante, bevitrice,imbranata e molto comica amica mia, questo requiem. Se la malattia non fosse intervenuta- spiega ancora la Calamaro- nella stagione 2006-2007 Virginie sarebbe stata a Roma come borsista a Villa medici a Roma. Ma è successo. Allora a Roma, ci sarà di lei solo questo mio ricordo. E mi piace credere che mentre qualcuno lo vede, mentre sarà in scena, l’ombra in cui lei adesso si muove, sarà forse un po’ meno fitta, sfiorata dall’eco di questo fare.” In scena ci saranno Benedetta Cesqui e Monica Mariotti , protagoniste di una storia desolata, come è scritto nel sottotitolo dello spettacolo, che cerca “di raccontare l’itinerario indicibile di un malato terminale.” Inizia tutto in un piano d’accompagnamento, “uno dei luoghi,” come ci tiene a precisare l’autrice Lucia Calamaro “che è frutto della rinascita di un’antica pratica istituzionale: l’accompagnamento. Una pratica che rimanda all’Ars moriendi, alle Confraternite della buona morte, agli Hotels-Dieu: come se gestire la morte fosse affare più proprio del Medioevo che di altre epoche.” In un piano d’accompagnamento e di cure palliative di un ospedale X, il luogo tecnico medico dove vanno a morire i malati terminali, vivono la Madre della Paziente e la Dottoressa. L’altro luogo che schiude il Secondo Atto è la Sala di Conforto: una stanza adibita al ristoro di familiari e amici. Giornali, due chiacchere, cibo: si recupera familiarità con la vita. Ci si prova. O si fa finta. Saranno sempre due attori gli interpreti dello spettacolo SUTTA SCUPA in scena alle ore 22:30 nell’anfiteatro del parco del Castello Pasquini. Giuseppe Massa e Giuseppe Provinzano, della compagnia siciliana SUTTASCUPA, sono i due amici protagonisti, lavoratori precari, che rappresentano una notevole parte della sconfinata massa di lavoratori a tempo determinato, di un futuro in cui potremmo ritrovarci tutti a vivere. La scena è quella di una sala d’attesa, un luogo in cui si vive “sutta scupa”, sotto pressione, come quando, giocando a carte, ti trovi sotto pressione di fronte alla possibile ”scopa” del tuo avversario. Ed è proprio in questa snervante attesa che i due amici, Giuvanni e Vitu attendono. Questa lunga, snervante e svilente attesa, supportata dal bisogno quotidiano, simile ad una personale Via Crucis, dà modo di svelare la loro essenza vitale. Loro “aspettano”…con dignitoso piglio e austera espressione dello sguardo che si fissa talvolta in un punto lontano. Non conoscono la meta, la strada da percorrere, trovano come ancora di salvezza l’unione, lo stare insieme. Parlano la loro “lingua” Giuvanni e Vitu, quel Siciliano che esprime meglio le loro realtà, le loro vibrazioni interne e i loro silenzi. BIGLIETTERIA: Spettacolo singolo 9 euro intero, 7 euro ridotto (+ 1 euro telethon) Spettacoli a Castiglioncello e Rosignano Solvay la serata 15 euro intero, 13 euro intero(+ 1 euro telethon) Prenotazioni esclusivamente telefoniche dal 1 al 28 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 dal 29 giugno al 15 luglio tutti i giorni dalle 10 alle 16 telef.0586754202 0586 759021.